In una giornata autunnale che sa di primavera, sali in macchina e vai a Vicenza.
L’atmosfera è già allegra dalla partenza: in auto si gioca, si ride, si dorme, ma soprattutto non si litiga. Sembra che nell’aria ci sia un vento magico pronto a spazzare le nubi e i tristi pensieri.
Andiamo a Vicenza, in primis, per far giocare Luca con Valentina e poi per far chiarezza nei pensieri tumultuosi che albergano nel mio cuore.
Andiamo a Vicenza e pranziamo con amiche: donne entrate nel mio mondo per caso, ma alle quali sono fortemente legata.
Andiamo in un parco, verde e dal sapore antico, ornato di statue è lì giochiamo rigorosamente tutti e quattro a nascondino, turbando la quiete degli avventori con grida di gioia.
Arriviamo alla sede: la scritta “Allenamente” ci accoglie di nuovo, perché se “W la Dislessia!” è un bel nome, Allenamente per me lo è ancora di più, perché dice a tutti venite, non abbiate timore, qui alleniamo, non curiamo, non siete malati, siete sportivi e allenate il cervello!
Il colloquio con Alessandro è pesante, non per lui, che come al solito centra sempre il bersaglio, ma per me perché affiorano paure segrete e disagi mai sanati.
Luca esce dalla stanza di Vale con un sorriso a 300 denti e azzanna una sfogliatina che una super mamma, Paola, ha portato per festeggiare, in questa seconda casa, il suo compleanno.
“Siamo tutte super mamme” dice Paola e le credo, perchè se siamo tutte a Vicenza è perchè vogliamo il meglio per la nostra vita.
Parlare con Vale equivale a mettere del dolce nettare sul mio cuore.
Oggi si torna alla vita normale, con strumenti e consapevolezze in più, con il cuore in tumulto, ma sereno, con la voglia di cambiare, di fare, di migliorare!
Che dire, io adoro a Vicenza andare e la mia mente sempre allenare.
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